Come si viaggia insieme a Cocò: Chihuahua di 4 Kg?
Per molti questo tipo di viaggio può sembrare troppo complicato e con problemi davvero insormontabili.
In realtà, con una buona organizzazione e una certa elasticità mentale il viaggio con il più fedele degli amici può trasformarsi in una esperienza davvero esaltante.
Certo, viaggiare con il cane significa rivedere gli schemi tradizionali del viaggio, la sua organizzazione e le destinazioni da scegliere, non tutti i paesi accettano cani, così come non tutte le compagnie aeree, stessa cosa per hotel, appartamenti, ristoranti, spiagge, parchi, traghetti, musei etc. etc. ma questo non vuol dire che bisogna rinunciare.
Io dico sempre che occorre avere una anima un po’ Zen.
Mi spiego meglio: ci è capitato (a me e Cocò), di fare molti chilometri per raggiungere una determinata meta, come per esempio una spiaggia famosa, e al nostro arrivo trovarsi di fronte il solito cartello, (a cui ci siamo ormai abituati) di divieto di accesso ai cani.
Ecco in queste occasioni non vale la pena arrabbiarsi e giungere alla consapevolezza di quanto l’essere umano è prevaricatore e prepotente e che basterebbe un po’ di educazione da parte di chi accompagna il cane e tutto sarebbe risolto. Anche perché le stesse spiagge, a volte, sono sporche e non certo per colpa dei cani, che notoriamente non usano plastica e non bevono bevande in lattina.
Non sempre le mete più popolari sono anche le più belle e uscire dagli schemi tradizionali è una forma di viaggio molto interessante.
Tutte le volte che ci è capitato di imbattersi in questo divieto non ci siamo arrabbiati più di tanto e abbiamo cercato soluzioni alternative, magari verso spiagge secondarie o strade non indicate nei classici percorsi turistici e il risultato, quasi sempre, si è rivelato sopra ogni aspettativa riservandoci delle sorprese davvero piacevoli.